In situazioni estreme e nella vita di tutti i giorni, ognuno di noi può trovarsi di fronte a lesioni spiacevoli come l’emorragia. In questi casi, la cosa principale è non farsi prendere dal panico, mantenere il controllo e soprattutto non perdere tempo prezioso, perché ogni minuto è importante. In base alla loro tipologia, le emorragie si dividono in: — arteriosa — venosa — capillare — interna Per arrestare l’emorragia applicare: a) medicazione a pressione; b) laccio emostatico; c) premere il vaso con le dita; d) fasciare l’estremità sporgente del vaso rotto. 1) Emorragia arteriosa: nell’emorragia arteriosa il sangue che sgorga è di colore rosso vivo, scorre in un forte flusso intermittente (fontana), le espulsioni di sangue corrispondono al ritmo del battito cardiaco. Rimedio: la prima cosa da fare è applicare un laccio emostatico (un aspetto importante da considerare è che nell’emorragia arteriosa il laccio viene applicato sopra la ferita). Se non si ha a disposizione un laccio emostatico medico, al suo posto si può usare una benda di gomma o un normale bendaggio, una treccia, un tubo di gomma (come quello della flebo), in generale tutto ciò che si può tirare in modo affidabile sull’arto. Occorre inoltre tenere conto che la forza del laccio emostatico deve essere sufficiente a fermare l’emorragia, ma non a comprimere eccessivamente l’arto fino a farlo diventare blu e a non danneggiarne i tessuti. Il laccio emostatico deve essere mantenuto per un certo tempo (dipende dal periodo dell’anno): in inverno per 1 ora, in estate per 1,5 (per evitare la necrosi dei tessuti). Se è necessario mantenere il laccio emostatico più a lungo, allora ogni 40 minuti (dopo che è passata 1 o 1 ora).
Data di pubblicazione: 12-8-2023
Data di aggiornamento: 12-8-2023