Come ho già scritto in un articolo simile, la micarta può essere fatta in casa. Qui vi mostrerò tutto passo per passo:
Prima di tagliare il materiale si può lavare con la polvere.
Quando si applica la colla, è necessario utilizzare guanti di gomma (io ho applicato la colla da entrambi i lati) e osservare le precauzioni di sicurezza. Prima dell’uso, la resina deve essere riscaldata in acqua calda (acqua del rubinetto) per renderla più liquida. Se si intende realizzare uno strato spesso di micarta, è meglio aggiungere un po’ di acetone in modo che la resina e l’indurente non si induriscano così rapidamente. La colla deve essere applicata in modo uniforme, non abbiate paura di applicare la colla in eccesso, quando si strizza la torta risultante l’eccesso verrà semplicemente spremuto.
Per comprimere la «torta» risultante ho usato due tavole di compensato multistrato preincartate con pellicola (se ne avete la possibilità, potete mettere del vetro spesso sotto il compensato su entrambi i lati, ma dovrete scegliere il peso al quale il vetro non si romperà (quando usate il vetro, la superficie frontale sarà liscia come il vetro stesso, con la pellicola non ho mai avuto una cosa del genere). E per finire: dopo aver fatto tutto e aver compresso con l’aiuto di morsetti (o bulloni come ho fatto io) la «torta» polchivshivshih, tutto questo dispositivo dovrebbe essere messo su un sacchetto, una pellicola o una certa quantità di giornali che poi non volerebbero per la colla spalmata e quindi rovinata di proprietà della casa. Il risultato di tutto il lavoro svolto sopra sarà presentato domani, quando l’epossidica si asciugherà.
Il giorno dopo mi sono alzato e ho svitato la pressa. Il risultato è stato questo:
Lo spessore della lastra è risultato essere di 10 mm.
Data di pubblicazione: 12-8-2023
Data di aggiornamento: 12-8-2023