Galleggiare con le proprie mani

In realtà il retroscena è che durante l’ultima battuta di pesca, la suocera professionista ha perso il galleggiante, ebbene, mi è venuta un’idea, e se posso fare un galleggiante con materiale improvvisato.

Ho letto su Internet e ho scelto l’opzione intermedia. Ho preso un isolante in schiuma e uno spiedino per la cottura. Tra gli attrezzi ho preso un coltello da cancelleria e un bisturi, carta vetrata fine, per la pittura colla PVA e due tubetti di smalto per unghie.

Il procedimento è semplice, si ritaglia una schiuma di dimensioni adeguate, la si arrotonda con il bisturi e la si porta a mente con la carta vetrata. Dopo la levigatura sciacquiamo sotto l’acqua corrente dalla polvere e asciughiamo. Prendiamo la colla e il pennello e rivestiamo sottilmente il nostro galleggiante (io ho fatto due strati), in modo che la vernice non corroda la plastica espansa. Realizziamo delle linee uniformi con l’aiuto di nastro adesivo o scotch.

Spiedino infilato gradualmente, prima aghi fatto un foro (da sottile a spessa), poi uno stuzzicadenti e, infine, lo spiedino stesso pre-lubrificato con PVA.

Si è anche preso uno spillo di tipo sovietico con un anello.

Esiste una variante per realizzare galleggianti in legno di balsa, ma dove trovarla, e la più semplice da un tubo per cocktail (basta sigillare entrambi i lati e tracciare le linee con un pennarello).

Data di aggiornamento: 12-8-2023