.Oggi forgeremo i marchi di fuoco. Ora racconterò (e soprattutto mostrerò) come li ho realizzati e cosa ho ottenuto.
Prima di tutto, dobbiamo decidere il materiale. I primi due lanciafiamme li ho ricavati da uno scalpello e il terzo da una lima. In generale, secondo me, la differenza tra questi due ferri non è fondamentale, e nella lavorazione, e nella tempra, e nella capacità di fare scintille.
Ho utilizzato lo stesso corno del precedente post dedicato alla forgiatura, ma ho spostato la ventola direttamente sotto la griglia.
Per iniziare, forgiamo il ferro in una piastra.
Alternando i colpi sulla costola e sulla parte anteriore del grezzo, iniziamo a togliere i «baffi».
Alcuni fanno prima un lato, poi l’altro. Io inizio subito a fare in modo simmetrico.
Ho deciso di fermarmi a questa lunghezza dei «baffi».
Ora pieghiamo la punta con una pinza rotonda.
Utilizzando una morsa o l’angolo di un’incudine pieghiamo i «baffi» e diamo loro la forma finale.
Il passo successivo è la tempra. Il crogiolo viene riscaldato finché non perde le sue proprietà magnetiche, quindi viene immerso in acqua (l’olio è inefficace perché si tratta di acciaio al carbonio e non legato).
Con questo metodo si possono realizzare croci di ogni forma e dimensione, per soddisfare tutti i gusti.
Data di pubblicazione: 12-8-2023
Data di aggiornamento: 12-8-2023