I prodotti agrochimici, gli insetticidi e i fertilizzanti per le piante possono causare gravi malattie croniche.
I difensori dei prodotti agrochimici tendono a basare la loro retorica sulla teoria che «la cura è diversa dal veleno solo nella dose», il che significa che piccole esposizioni non sono realmente dannose. Tuttavia, sono sempre più numerose le confutazioni di vari ricercatori che dimostrano che anche dosi estremamente ridotte possono portare a gravi problemi di salute che possono durare per molti decenni. Fortunatamente, il consumo di alimenti biologici e minimamente lavorati può ridurre drasticamente l’esposizione ai pesticidi.
Di seguito riportiamo un elenco di sette disturbi di salute associati ai prodotti agrochimici.
Diabete
Gli scienziati hanno notato il legame tra pesticidi e diabete molto tempo fa. Ad esempio, si è scoperto che il tolifluanide, un fungicida utilizzato in agricoltura, aumenta la resistenza all’insulina nelle cellule adipose. Uno studio del 2011 pubblicato sulla rivista Diabetes Care ha rilevato che le persone obese con livelli più elevati di pesticidi organoclorurati nell’organismo presentano un rischio maggiore di sviluppare il diabete di tipo 2.
Il cancro
Oltre 260 studi diversi hanno collegato i pesticidi a varie forme di cancro, tra cui
linfoma, leucemia, sarcoma dei tessuti molli, cancro al cervello, al seno, alla prostata, al midollo osseo, alla tiroide, al colon, al fegato e ai polmoni.
Autismo e altri disturbi dello sviluppo
Come si forma l’autismo? I principali ricercatori mondiali sull’autismo ritengono che la condizione si sviluppi in seguito all’esposizione dei geni a sostanze chimiche durante lo sviluppo intrauterino e nei primi anni di vita. Molti insetticidi uccidono gli insetti alterando il normale funzionamento neurologico del loro corpo. Questo è ciò che sembra accadere anche ad alcuni bambini. Uno studio del 2010 dell’Università di Harvard ha rilevato che i bambini che avevano documentato livelli elevati di pesticidi organofosfati nelle urine avevano maggiori probabilità di soffrire di malattie dello sviluppo rispetto ai bambini che non avevano tracce di tali composti nel corpo.
Obesità
Alcuni pesticidi agrochimici agiscono come interferenti ormonali, ovvero come una versione falsa degli ormoni naturali presenti nel corpo, bloccando importanti circuiti di comunicazione ormonale o interrompendo la capacità dell’organismo di regolare la corretta produzione ormonale. Secondo uno studio del 2012 pubblicato sulla rivista Environmental Health Perspectives, più di cinquanta pesticidi sono classificati come interferenti ormonali e alcuni di essi contribuiscono alla sindrome metabolica e all’obesità perché tendono ad accumularsi nelle cellule dell’organismo.
Malattia di Parkinson
Più di sessanta studi indicano un legame tra i pesticidi e le malattie neurologiche degenerative, come il morbo di Parkinson, una condizione caratterizzata da un tremolio incontrollabile degli arti. I legami più forti sono stati stabiliti con l’esposizione a lungo termine a sostanze chimiche destinate a uccidere erbacce e insetti.
Infertilità
I pesticidi hanno gravi effetti sul sistema riproduttivo umano. Ad esempio, è stato dimostrato che l’atrazina, una comune sostanza chimica diserbante, aumenta il numero di aborti spontanei e di infertilità nell’acqua potabile. Altri pesticidi causano un calo dei livelli di testosterone maschile. Uno studio del 2006 ha rilevato che il clorpirifos, una sostanza chimica utilizzata nella coltivazione di mele e peperoni non biologici, e il carbaryl, un pesticida utilizzato nella coltivazione di fragole e pesche, causano un calo anomalo dei livelli di testosterone maschile.
Difetti alla nascita
I bambini concepiti durante i mesi primaverili ed estivi, quando l’uso dei pesticidi è massimo, presentano il rischio più elevato di difetti alla nascita. In questi mesi, i livelli più elevati di pesticidi nell’ambiente portano alla presenza di pesticidi nell’acqua del suolo, aumentando il rischio di esposizione. Labbro leporino, piede torto, sindrome di Down e altri difetti congeniti sono più comuni nei bambini concepiti durante la stagione di uso attivo di prodotti agrochimici.
Data di pubblicazione: 12-8-2023
Data di aggiornamento: 12-8-2023