ALLENAMENTO ALL’OSSERVAZIONE

IL CERVELLO È L’ARMA DELLA SOPRAVVIVENZA. L’ADDESTRAMENTO ALL’OSSERVAZIONE. (metodologia delle forze speciali della vecchia formazione) Nella pratica delle forze speciali della vecchia formazione, si attribuiva un’enorme importanza allo sviluppo dell’osservazione. Il fenomeno dell’osservazione addestrata non è ancora stato studiato a fondo. È noto che l’osservazione stessa è un complesso sistema percettivo in grado di sintetizzare autonomamente le informazioni ricevute in una corretta decisione di combattimento. Tutti i dati su questa capacità umana si basano solo sull’esperienza pratica. L’ESERCIZIO PER SVILUPPARE LA CAPACITÀ DI OSSERVAZIONE è semplice: l’istruttore dispone su un tavolo vari oggetti militari e di uso quotidiano, ad esempio una pistola, cartucce di varie armi, matite, bussole, bossoli, monete. Questo viene fatto in modo che gli allievi non possano vedere cosa c’è sul tavolo. Gli oggetti posti sul tavolo sono coperti da qualsiasi cosa. Il tirocinante viene quindi chiamato al tavolo, gli vengono mostrati gli oggetti sul tavolo per qualche secondo e poi vengono coperti di nuovo. L’allievo deve elencare cosa c’è sul tavolo. Il cadetto elenca come segue: — «Pistola, cartucce, bossoli, bussola, matita, monete». L’istruttore chiede: «Qual è il numero della pistola, quali sono le cartucce di quale arma e quante sono, con quali proiettili, quali sono i graffi e le scalfitture, quali sono le cartucce di quale arma e quante sono, dove punta la freccia della bussola, quale è il colore e la lunghezza della matita, se la sua mina è temperata o spezzata, quante sono le monete e di che valore sono». Il cadetto non può rispondere a queste domande all’inizio

Data di aggiornamento: 12-8-2023